Ecomuseo della Resistenza il Codirosso - Rossana, Provincia di Cuneo

Tamara G.

Una piccola realtà ricchissima di storia in un bellissimo contesto montano della Val Varaita!
Il Museo espone tanti reperti originali e documenti storici che raccontano le vicende legate alla lotta partigiana valligiana e rossanese. Da non perdere!

Dario T.

Una visita interessante ed emozionante condivisa con i nostri giovani figli di 12 e 15 anni.
Abbiamo chiamato solo il giorno prima e sono stati disponibili ad aprire il museo anche di domenica. La nostra guida, Teresio, preparata e appassionata.

Fausto G.

MUSEO CHIUSO NONOSTANTE SUL SITO FOSSE DICHIARATO APERTO! NON RISPONDONO AL TELEFONO! FATTO UN SACCO DI KM PER NULLA!

Paride P.

Salve!

Siamo stati ospiti dell'Ecomuseo “Il Codirosso” all'indomani del 25 aprile, in occasione di una data importante. Ai ragazzi era stato spiegato il perchè questa giornata sia così speciale per la Repubblica italiana e che la scelta della meta non era stata casuale. Accoglienza da parte degli alunni Per alcuni tiepida, per altri “Ok, si va in gita e saltiamo Italiano”, per altri ancora... “visitiamo l'ennesimo museo?.... UMPF!”

Appena arrivati, siamo stati accolti da uno staff sorridente e che ci ha subito condotti attraverso le vie di Rossana, che odorano ancora di storia. Si percepiva solo un silenzio straniante, tipico dei piccoli centri di montagna. Al Museo i ragazzi non solo hanno visto, ma anche toccato (nel vero senso del termine!) gli oggetti, sentito il freddo delle casse delle armi, ascoltato le parole dell'armistizio non da un pc o da un libro, ma da una radio dell'epoca, nella penombra di una stanza poco illuminata, che dava l'idea di un posto clandestino e sospeso in un tempo indefinito. Questo momento non ha impegnato il gruppo in modo eccessivo, ma è stata una “piccola introduzione” alla giornata, di cui il meglio doveva ancora arrivare. I ragazzi sono stati coinvolti in un “gioco in scatola vecchio stampo”, non noiosi filmati o racconti o scene teatrali, durante i quali, solitamente, sbadigliano o pensano ai fatti loro o materiale che spesso trovano stucchevole, ma un vero e proprio strategico-gestionale. Questo ha permesso loro di sviluppare il gioco collaborativo e di ampliare le informazioni storico-culturali su eventi avvenuti circa settant'anni prima. A tal punto si sono appassionati che in pausa pranzo si sono messi a giocare da soli, sotto l'occhio divertito e attento dei docenti. Sono spariti i telefoni, le chiacchiere sui videogiochi e sui compiti in classe, i pettegolezzi sui compagni e, calandosi nella parte ora di una staffetta, ora di un nazista o di un fascista, hanno rivissuto gli eventi, provando a modificarne gli esiti.

Successivamente, l'esperienza è diventata ancora più immersiva attraverso una passeggiata nei boschi che ci ha portato da Lemma a Borgata Grossa. Durante il percorso, siamo stati “avvertiti” da cartelli e dalle guide con tono serio e preciso che eravamo in una zona “a rischio imboscate”. Ed ecco che, dopo poco...siamo diventati davvero protagonisti...ma niente spoiler!!
Addentrandoci ancora di più, i ragazzi sono rimasti colpiti dal numero di cippi commemorativi e dalla lista dei cognomi dei caduti, potendo vedere i luoghi delle stragi, immedesimarsi nel ruolo dei partigiani e fingere di aspettare il nemico.

Borgata Grossa, infine, è un piccolo scrigno di storia, arte e memoria, reso vivo da uno staff che ha trasmesso la sua voglia di credere in quello che fa, in grado di risolvere problemi improvvisi, accogliere in modo caloroso e professionale e di proporre un'esperienza didattica di prim'ordine. I ragazzi sono diventati davvero protagonisti di una lezione di Storia e di una scuola viva, che va oltre i libri e li rende realmente consapevoli di cosa ci sia dietro parole e date che, diversamente, rischiano di rimanere ridondanti, vuote e prive di concretezza.
Certamente, un esempio sul quale lavorare e che incoraggia a scoprire luoghi simili che facciano proposte di uscite didattiche (non chiamiamole gite, per favore!) di questa tipologia.

I ragazzi sono tornati con un bagaglio di esperienza insolita che rimarrà loro fortemente impressa.

Un ringraziamento speciale a tutto lo staff e in particolar modo ad Alessandra e a Ginevra Assom e ai figuranti grazie ai quali abbiamo potuto godere di una fantastica esperienza!

Luca B.

Una gemma preziosa gestita con attenzione e passione per non dimenticare

Welverth A.

Anni di meticoloso lavoro per una raccolta più che mai realistica e rappresentativa.

massimo M.

Tutto veramente ottimo

Alessio R.